Il mio cammino fotografico inizia sin da bambina quando, mio padre, ad ogni evento, non perdeva mai l’occasione di portare la sua Mamiya DSX1000 del 1974 per immortalare ogni istante della vita delle figlie.
Ma, nel 2004, acquistando la mia prima reflex, la fotografia  diviene un elemento imprescindibile della mia vita. Da allora è stato un crescendo di momenti e occasioni, cercate e create, per poter sperimentare l’apparecchio fotografico e apprenderne le nozioni basilari, grazie, anche,  al corso base di fotografia frequentato presso il foto club “Le Gru” di Valverde.
Con il passaggio al digitale, il vantaggio di poter effettuare un numero illimitato di scatti e di poterli  esaminare immediatamente, intuisco che il genere fotografico che prediligo rispetto ad altri è quello architettonico, attraverso punti di ripresa insoliti, e quello paesaggistico, grazie a due elementi naturali estremamente mutevoli e importanti per me: il fuoco e l’acqua.

L’Etna, con la sua imponenza e la sua forza, bella e differente ad ogni ora del giorno, presenza indispensabile per chi abita ai suoi piedi, e il mare, l’impetuoso mare d’inverno, che chiama con la sua possente voce, diventano soggetti intensi e straordinari in ogni scatto.

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